24 – 25 GIUGNO 2017
Alta via “dei Rondoi”
Monte Cavallo – Dolomiti Friulane
Il massiccio del Monte Cavallo è molto articolato e composto da varie cime tra le quali s’interpongono creste e forcelle. Forcella dei Furlani separa il Cimon dei Furlani, in territorio friulano, dal Cimon del Cavallo, o cima Manera dall’inconfondibile forma ad ascia (manera in dialetto), la vetta più alta del gruppo. Sul confine regionale veneto-friuli, a sud del Cimon del Cavallo si trova il Cimon di Palantina mentre verso nord, a breve distanza, s’incontra il Monte Lastè, o cima Alpago. Il Monte Cavallo fu salito per la prima volta nel 1726 da due botanici: Giovanni Girolamo Zanichelli e Domenico Pietro Stefanelli.
Nel 1969 la sottosezione di Aviano ha voluto dotare le sue montagne di un percorso che, seguendo il filo di cresta, collegasse tutte le cinque cime principali del gruppo del Cavallo. Si tratta di un percorso altamente panoramico, molto interessante per la fioritura, abbastanza lungo, per questo abbiamo pensato di percorrerlo in due giorni prevedendo il pernottamento al rif. Sapienza. Non sono previste grosse difficoltà (qualche passaggio di 1° gr.) anche se è richiesta attenzione per i numerosi tratti esposti, specialmente sui tratti inerbati molto ripidi. È stata chiamata “Alta via dei Ròndoi” (rondoni), uccelli particolarmente numerosi lungo queste creste. Teniamo presente che sull’intero percorso è assolutamente impensabile trovare acqua. Sulle cinque vette è sistemato un apposito timbro e libro di vetta.
Responsabili Escursione: Flavio Baldi – Gian Mario Cignacco
Cartografia: Tabacco 012 – Gruppo Col Nudo/Cavallo – 1:25.000
Sintesi escursione
sabato 24 giugno
Dislivello: 1050 m in salita – 300 m in discesa
Difficoltà: EEA
Durata Escursione: 5/6 h
L’escursione ha inizio lungo il sent. 924 fino al bivio all’imbocco della Val Sughet (quota 1700 m circa), dove prendiamo, sulla destra, il sentiero segnalato “Alta Via dei Rondoi”. Velocemente ci si porta sulla cresta Sud del Cimon dei Furlani che si cavalca per un breve tratto fino a pervenire a una forcelletta. Ora la cresta si restringe e sale ripidamente fino a raggiungere l’anticima. Oltrepassata una poco pronunciata selletta, in breve si guadagna la vetta del Cimon dei Furlani (2183 m). Si scende ora per la cresta NO in direzione della Forcella dei Furlani (2110 m); il percorso è molto esposto e richiede attenzione. Un canalino molto ripido e friabile, una breve risalita e una trentina di metri di discesa più facili portano a raggiungere, in leggera salita, l’ampia forcella che si percorre portandosi alla base dello spigolo SE della Cima Manera. La salita del breve spigolo molto esposto richiede il superamento di qualche passaggio di 2° gr. (segnavia a bolli rossi). Si traversa ora a sinistra portandosi sul vicino sentiero della “normale”. Una bella cengia esposta porta alla base di un canalone che si risale facilitati da un lungo cavo fisso (120 m. c.) che accompagna fino alla calotta finale a pochi passi dalla vetta (2251 m). Dalla Cima Manera (o Cimon del Cavallo) in circa 1 ora si scende alla Forcella Lasté e al Rifugio Semenza (2020 m). Cena e Pernottamento
domenica 25 giugno
Dislivello: 500 m in salita – 1250 m in discesa
Difficoltà: EEA
Durata Escursione: 5/6 h
Dal Rifugio si risale al Cimon del Cavallo, si prosegue lungo la cresta SO (segnavia arancio-celeste dell’Alta Via n° 7) dapprima facile e poi ripida e rocciosa. Un breve tratto richiede una facile ma esposta arrampicata; poi, oltrepassate due sellette, si scende in breve a raggiungere la Forcella del Cavallo, (2062 m). Si prosegue in leggera discesa a sinistra della forcella (sempre segnavia arancio-celeste) e per un ripido sentierino si sale fino alla cresta S del Cimon di Palantina. Per cresta affilata, ma priva di difficoltà si raggiunge in breve la vetta (2190 m). Si ritorna sulla cresta appena salita e la si segue a lungo (alcuni passaggi un po’ esposti) e con un percorso molto piacevole e vario si raggiunge la Forcella Colombera fra il Cimon di Palantina e il Monte Colombera. Dalla forcella il segnavia a bolli rossi scende per qualche decina di metri a sinistra (E); successivamente si rimonta, tramite l’ottimo sentiero tracciato dagli amici di Aviano, il ripidissimo pendio erboso e roccioso del Monte Colombera. A metà salita, un bivio: a destra l’itinerario diretto richiede una breve arrampicata di 2° grado; a sinistra il sentiero porta sulla cresta fra il Monte Tremol e Monte Colombera e quindi, a destra su questa quarta e bella cima (2066 m). Per cresta dal Monte Colombera si raggiunge il vicino Monte Tremol, ultima elevazione dell’Alta Via (2007 m). Si prosegue lungo la cresta SO del monte per raggiungere in breve la stazione superiore della seggiovia e La Baita Arneri (1630 m). Da qui, lungo il “sentiero Gerometta” andiamo a incrociare il sent. 924 e si rientra a Piancavallo.
OBBLIGATORIO: imbragatura, set da ferrata omologato e caschetto
N. B. – max 18 partecipanti
Iscrizioni: le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede, accompagnate dal versamento dell’anticipo di € 20, entro giovedì 8 giugno.
Partenza alle ore 7.00 dalla sede di S. Maria di Camisano per Autostrada A4, A27 A28. Uscita Sacile Est – Aviano – Piancavallo. Superata la stazione di partenza della seggiovia, si punta verso i capannoni del Centro Sportivo. Senza arrivare agli edifici, seguiamo le indicazioni per il parcheggio di camper e roulotte all’estremità del quale si trova l’inizio del sentiero CAI n. 924 (m 1300, ampio spiazzo per lasciare l’auto).