Data | 6 aprile | Difficoltà | E |
Zona | Monte Baldo | Direttori gita | Paola Zocca – Graziano Sinigaglia |
Dislivello | 600 m | Orario partenza | Ore 6.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per autostrada A4/A22 uscita Affi, Garda, Torri del Benaco, Cassone. |
Durata | 4/5 ore | Mezzo di trasporto | Pullman |
Introduzione
Il Monte Baldo, conosciuto come “Hortus Europae” per la varietà e la rarità della flora che nasce sulle sue pendici grazie all’eccezionalità del clima e alla conformazione del rilievo montuoso, rappresenta da sempre un fascino particolare per gli escursionisti attratti dalla bellezza dell’ambiente e dei suoi panorami particolarmente suggestivi. Moltissimi sono i sentieri che ne percorrono i suoi fianchi e le creste, alcuni molto conosciuti e già percorsi dal nostro gruppo, altri meno noti ma meritevoli di essere percorsi, come l’itinerario proposto, che corre alto sul lago in ambiente mediterraneo tra orti e terrazzi a olivo, unendo tra di loro le contrade dell’entroterra Gardesano immediatamente a ridosso dei centri rivieraschi. In particolare transiteremo per Campo, la contrada di origine medioevale oggi disabitata, un’autentica «reliquia», dove si trova un gruppo di case abbandonate con un piccolo castello sommerso dalla vegetazione e purtroppo una chiesetta in rovina: San Pietro in Campo.
Programma
Dalla piazzetta a fianco alla chiesa parrocchiale di Cassone (82 m), si imbocca la stradina in direzione sud che s’inoltra subito tra gli olivi. Poco dopo si abbandona a sinistra la mulattiera segnalata con il N° 1 per percorrere il sent. n° 31 che, sempre tra terrazzi e olivi raggiunge le case di Sommavilla. Seguendo le segnalazioni, si attraversa l’abitato per riprendere la mulattiera acciottolata fra muri a secco che delimitano i terrazzi coltivati e arrivare nell’abitato di Zignago in corrispondenza del tornante della strada per Prada. L’itinerario continua in piano, esce in leggera salita dalla fascia coltivata ad olivo fino a raggiungere la Villa Perotti (315 m) dove si unisce all’itinerario 33. La mulattiera continua a salire, ora nel bosco, fino a toccare la chiesetta di S. Antonio delle Pontare (431 m). Qui si abbandona la mulattiera che prosegue per Prada per imboccare a destra quella che scende ripida a riguadagnare la fascia dell’olivo, poco prima di raggiungere il vecchio borgo di Campo (222 m). Si attraversa l’intero borgo per continuare a destra in piano fino a raggiungere la contrada Fasor. Superate le case, la mulattiera prende a salire con pendenza costante, entra nel bosco e attraversa la Val Verga a quota 408 metri. Il percorso diviene ora piano fino ai casolari di Casarole (421 m), dove il sentiero inizia a scendere ripido nel bosco, per rientrare nella fascia coltivata a Cà Tranconi dove s’incontra la strada che si segue fino all’abitato di Pai (124 m).
Iscrizioni Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede, accompagnate dal versamento dell’anticipo di € 10, entro giovedì 27 marzo.