I Brent de l’Art

Data 27 ottobre Equipaggiamento Normale equipaggiamento da escursionismo.
Zona Val Belluna Direttori gita Roberto Pinton – Flavio Baldi
Dislivello 460 m – 13 km Orario partenza Ore 7.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Cittadella, Castelfranco, Cornuda, Pederobba, Lentiai, Mel, Trichiana, Sant’Antonio Tortal.
Difficoltà E Mezzo di trasporto Mezzi propri

Introduzione

Tra le tante proposte che il territorio veneto mette a disposizione degli amanti delle escursioni ce n’è una capace di riservare tanto stupore per la bellezza dei luoghi, con scenari che sembrano proiettati da mondi lontani: si tratta della visita ai Brent de l’Art, i caratteristici canyon scavati nella roccia dal torrente Ardo, nella Valbelluna. Circa dodicimila anni fa le acque meteoriche, aiutate anche dalla presenza di acido carbonico, crearono incisioni sulla scaglia cretacica dove poi le acque di scorrimento superficiale, ricche di frammenti abrasivi, si insinuarono e con la loro opera erosiva diedero inizio alla formazione della profonda e variopinta fenditura che oggi ammiriamo. I colori prevalenti delle stratificazioni sono il rosso e il bianco, e nelle giornate di sole queste forre solcate da acque limpidissime appaiono come una vera e propria opera d’arte della natura. Sono situati nei pressi di Sant’Antonio Tortal, frazione di Trichiana (Bl), e sono raggiungibili con una tranquilla e piacevole passeggiata partendo dal paese, lungo un sentiero protetto che solo negli ultimi tratti diventa un po’ ripido e scivoloso. Il nome “Brent” deriva dall’espressione dialettale ”brentana” (che indica una situazione di piena di un torrente o di un fiume dopo una forte pioggia), mentre ”Art” è il diminutivo del nome del torrente, l’Ardo.

Sintesi dell’escursione

Dall’unico incrocio presente nel paesetto (568 m), si prosegue a piedi lungo una stradina che si dirama in direzione ovest, verso il campo sportivo. La strada passa in mezzo ai campi e diventa a tratti sterrata, fino a un piccolo parcheggio. Il tragitto, di circa un chilometro, è costellato di pannelli che illustrano la flora e la fauna locale, oltre agli aspetti di geologia locale. Dal parcheggio si prosegue per alcune decine di metri in ripida discesa, inoltrandosi quindi in un sentiero che scende, tra prati prima e boscaglia poi, verso il fondo della forra fino a trovarci di fronte ad un ponte in legno, da dove si può ammirare l’inizio dei Brent (400 m). Al termine della visita attraversiamo il torrente e saliamo verso Zelant attraversando un’ampia radura e passando vicino ad alcune casere. Arrivati alla Locanda da Geppo (748 m) facciamo una breve digressione per andare a visitare l’ultimo roccolo del bellunese, un monumento vegetale di carpini e faggi. Sosta per il pranzo. Tornati alla locanda, imbocchiamo la forestale per rientrare a Sant’Antonio Tortal, attraversiamo ora un altopiano costantemente aperto verso i panorami delle Vette Feltrine e della Valbelluna. Superiamo una bella casera (603 m) e proseguiamo in direzione Signa Bassa. In vista delle case, pieghiamo a sinistra e raggiungiamo un capitello con tabelle (589 m), da dove andiamo nuovamente a sinistra, in discesa. Caliamo in mezzo alle abitazioni della borgata, oltrepassiamo una bella casera e alla confluenza con una forestale (520 m) scendiamo per poche decine di metri fino a trovare sulla destra la tabella per S. Antonio Tortal. Dopo il ponticello (460 m) teniamo la destra e, passando accanto ad alcune casere ristrutturate (482 m), rientriamo al punto di partenza (m 568, 5h 40’).

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 24 ottobre.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)