Data | 28 aprile | Equipaggiamento | Normale equipaggiamento da escursionismo. |
Zona | Monti Lessini | Direttori gita |
Cignacco Gianmario – Canevarolo Giancarlo
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Dislivello | 600 m | Orario partenza | Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve di S.Maria di Camisano per autostrada Serenissima, uscita Verona Nord, S. Pietro In Cariano, Fumane, Breonio, Fosse, Contrada Tomasi. |
Difficoltà | E | Mezzo di trasporto | Mezzi propri |
Introduzione
Il Corno d’Aquilio (1545 m) assieme al Corno Mozzo (1535 m) segna il limite settentrionale della zona dell’alta Valpolicella. Il termine “Aquilio” viene fatto derivare dal Latino aquilus e cioè “scuro, fosco”. Si tratta del punto più elevato dell’enorme lastrone calcareo che, innalzatosi nel corso dell’era terziaria (30 milioni di anni fa) ed eroso successivamente, ha dato origine al territorio della Valpolicella. Dalla cima del Corno si può ammirare un bellissimo panorama sul sottostante altipiano di Fosse e Sant’Anna d’Alfaedo, sul versante orientale del Monte Baldo e sulla Val d’Adige fino al Lago di Garda. In prossimità dell’altipiano sul versante nord-orientale del Corno d’Aquilio si apre uno degli abissi carsici più profondi del mondo, la Spluga della Preta. Essa si presenta come una dolina ad imbuto che dà accesso a una serie di pozzi, cavità e meandri fino a raggiungere la profondità di circa 1000 metri. La Spluga della Preta, formatasi in seguito all’azione erosiva dell’acqua sulle rocce calcaree che costituiscono il Corno d’Aquilio, fu esplorata per la prima volta nel 1925.
Sintesi dell’escursione
Dalla contrada Tomasi (1129 m) ci si dirige verso nord-ovest su una stradina che porta al Passo di Rocca Pia a 1248 mt. A questo punto il sentiero scende lentamente nel bosco per aggirare le incombenti pareti e per immettersi in un percorso più marcato. Con una serie di piccoli tornanti si recupera il dislivello e si esce dal bosco per portarsi nei prati a ridosso della Spluga della Preta (1475 m) e alla chiesetta dedicata a tutte le vittime della speleologia. Dal piccolo Altopiano della Preta per un facile pendio erboso si sale alla vetta del Corno d’Aquilio (1545 m). Sosta e pranzo al sacco. Dalla vetta ritorneremo alla Spluga della Preta, raggiungeremo la vicina malga da dove, nella valletta sottostante, un sentiero (all’inizio poco marcato e non molto evidente) scende ripido verso est nel bosco della val Liana e poi per la mulattiera più marcata, in direzione sud, sbocca nella strada sterrata non lontano da contrada Tommasi da dove eravamo partiti.
Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 25 aprile.