Cima Carega

Data 6 ottobre Equipaggiamento Percorso B: attrezzatura per via ferrata e caschetto.
Zona Piccole Dolomiti Direttori gita Flavio Baldi – Giorgio Benetti – Gian Mario Cignacco – Giancarlo Canevarolo
Dislivello 1000 m Orario partenza
Ore 6.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per A4 uscita Soave, Caldiero, Valle d’Illasi, Giazza, Rif. Revolto.
Difficoltà Percorso A: E

Percorso B: EEA

Mezzo di trasporto Mezzi propri

Introduzione

Torniamo quest’anno a percorrere due degli itinerari più interessanti della zona ovest della catena montuosa del Carega. Il gruppo è formato da un anfiteatro di montagne che nella loro parte superiore hanno un carattere prettamente dolomitico, caratterizzato dalla presenza di guglie, pareti scoscese e gole ripide (di particolare interesse alpinistico sono i vaj, stretti ed impervi solchi scavati nel corso dei millenni nella “dolomia” dall’azione erosiva di acqua, vento e altri agenti atmosferici, particolarmente suggestivi trattandosi a volte di profonde incisioni con pareti rocciose verticali) mentre il lato sud presenta le caratteristiche più proprie dell’alpe, con ampi e ondeggianti valloni prativi. Il massiccio offre scorci molto suggestivi e ha la particolarità di poter essere facilmente raggiunto anche dall’escursionista occasionale essendo fra i primi rilievi che si incontrano salendo dalla pianura veneta. Nelle giornate più serene dalle sue creste si possono ammirare meravigliosi panorami sui paesi sottostanti, sul mare Adriatico e sull’adiacente lago di Garda.

Sintesi dell’escursione

  • Percorso A – Sentiero normale – Difficoltà E
    Dal parcheggio (1316 m) si scende per sent. 110 sino ad incrociare (1253 m) il sent. 285 (Sentiero Europeo E5), si continua a salire sulla sinistra l’Alpe di Campobrun fino a sbucare alla Chiesa dei Morti Alpini e quindi giungere al rifugio Scalorbi (1767 m). Ci si dirige ora a nord per sent. 192 che risale dei valloncelli erbosi fino a un tornante superato il quale si entra nella spaziosa parte superiore del Vallone di Campobrun fino ad arrivare alla Bocchetta Mosca (2029 m). Si prosegue ora sulla mulattiera di arroccamento che ci porterà fino alla base della muraglia sommitale e all’insellatura che separa Cima Carega dal suo poderoso sperone Sud-Est (ferrata Campalani). Si prosegue fino alla forcella e quindi al rifugio Fraccaroli e a Cima Carega (2255 m) dove ci ritroveremo con i componenti del “Percorso B”.
    Dal rifugio Fraccaroli seguendo il sent. 108B scenderemo (tutti insieme) obliquamente sulla destra lungo le pendici del desolato Vallone della Teleferica e dopo qualche serpentina attraverso le erte pendici di Costa Media sbucheremo sulla strada forestale (sent. 109) che ci riporterà a Passo Pertica e di lì al parcheggio di Revolto.
  • Percorso B – Sentiero attrezzato “A. Pojesi” – Difficoltà EEA
    Il sentiero è stato dedicato dal Gruppo Alpino ”C. Battisti” al suo Presidente che per quasi 30 anni ne ha diretto le sorti. Dopo quasi un ventennio di ricerche (in precedenza era stato abbandonato per obiettive difficoltà di mantenimento il Vaio del Camin) e 4 anni di lavoro, è stato finalmente inaugurato nel 1979. Il sentiero alpinistico Pojesi, pur essendo molto bello e panoramico, non può tecnicamente definirsi una “via ferrata” ma piuttosto un sentiero di salita attrezzato con scale, cambre e corde che aiutano a superare alcuni passaggi esposti nel vuoto. Dal parcheggio in 30 minuti seguendo la strada forestale (sent. 186) che parte dalla sbarra posta alla fine della strada asfaltata a sinistra del rifugio Revolto, si arriva al Passo Pertica e relativo rifugio (1573 m.). Ci si porta sul versante (nord) dei Ronchi (sent. 193) e quindi, tenendosi sulla destra, si continua per cengia attrezzata. Si supera un ampio vallone passando alla base di alte pareti rocciose dove si superano alcuni passaggi artificiali. Si prosegue su sentiero esposto fino ad immettersi in un canalone ripido e roccioso. Prima con divertente arrampicata e dopo con scalette e corde fisse si raggiunge il libretto delle firme ma non il termine della via. Una volta terminato questo canalone si entra nella parte mediana della conca di Malga Posta e con varie serpentine in direzione Est, si raggiunge il Sentiero delle Creste (Bandierine e fine della ferrata). Seguendo il segnavia 108 si raggiunge la Cima della Madonnina (2140 m), quindi, per evidente sentiero in cresta, si arriva al rifugio Fraccaroli (2238 m) e, infine, alla Cima Carega (2259 m) dove ci ritroveremo con i componenti del “Percorso A”.

Iscrizioni: Le iscrizioni sono aperte con la pubblicazione del presente programma e dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento della quota di 2 €, per spese organizzative e assicurazione Kasko, entro giovedì 3 ottobre.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)