Monte Altissimo di Nago – Weekend con le racchette da neve

Data 25 – 26 Febbraio Equipaggiamento Normale equipaggiamento da escursionismo.
Zona Gruppo del Baldo Direttori gita Graziano Sinigaglia – Flavio Baldi
Dislivello Orario partenza Partenza alle ore 8.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Verona, Mori, Brentonico, San Giacomo.
Difficoltà EAI Mezzo di trasporto Mezzi propri

Introduzione

Il Monte Altissimo di Nago, la vetta più alta della parte trentina della catena del monte Baldo, è senza dubbio uno dei più spettacolari punti panoramici sul lago di Garda settentrionale. La sua parte sommitale è per la maggior parte ricoperta da prati mentre alla base è presente anche una piccola zona boschiva. Il monte Altissimo costituiva, durante la prima guerra mondiale, un punto chiave per la difesa della zona fra il Lago di Garda e la Valle dell’Adige, in cima e anche sul sentiero di salita si trovano ancora trincee, piccole fortificazioni e caverne per i cannoni. Inizialmente fu difeso dagli austriaci e poi conquistato dall’esercito italiano durante il primo giorno di guerra. La via di salita è abbastanza semplice, l’unico problema può essere rappresentato dalla nebbia: in tal caso e specie con nevicate recenti, l’orientamento può diventare piuttosto difficoltoso, poiché la montagna in quota è totalmente priva di vegetazione e punti di riferimento evidenti.

Sintesi dell’escursione

Sabato 25 febbraio
Dislivello:  880 m
Tempi di percorrenza: 4 ore

Dal parcheggio (1196 m) ci incamminiamo per la stradina che passa tra l’Albergo San Giacomo e la chiesetta di San Giacomo. Dopo pochi passi troviamo le segnalazioni per il sentiero 622 che porta in direzione Malga Campo-Altissimo e iniziamo la salita in direzione della montagna che sovrasta il paese. Proseguiamo fino all’inizio di un sentiero che si immette in un boschetto che si arrampica su un primo costone e arriviamo in vista  di un gruppo di cenge, al di sopra delle quali si trova la bianca Croce del Monte Campo e della malga omonima che raggiungeremo (1635 m). Ritornati brevemente sui nostri passi riprendiamo a salire il tratto molto ripido, lungo il costone della zona Monticello, che ci porta a Bocca Paltrane (1831 m). Continuiamo la nostra salita lungo la linea di cresta fino ad arrivare alla sommità del costone, dove è situato un segnalatore delle cime e dove vediamo la chiesetta e, alla nostra sinistra, verso sud-ovest, il rifugio Damiano Chiesa (2060 m). In breve si sale alla cima (2079 m) per poter ammirare il panorama verso il Garda e le catene di monti che ci circondano. Torniamo al rifugio dove pernotteremo.

Domenica 26 febbraio
Dislivello:  200 m in salita – 1280 m in discesa
Tempi di percorrenza: 4 – 5 ore

La discesa viene fatta per il sentiero 633 che, con ampi ed agevoli tornanti, arriva al Rifugio Graziani (1620 m). Di fronte al rifugio si stacca il sentiero n°650 della Riserva naturale della Corna Piana: dalle tabelle con le indicazioni lo si segue in salita per poi sbucare sulla panoramica sommità tra cespugli e resti di opere belliche (1735 m). Si ritorna brevemente sui nostri passi, ci si tiene verso ovest lungo il crinale della Corna Piana, seguendo il Sentiero delle Vipere, fino ad immettersi sulla mulattiera militare ben conservata che scende a malga Bes (1506 m). Dalla malga si prosegue in piano verso nord sino ad incontrare il sent. 633 che avevamo abbandonato all’altezza del rif. Graziani e lo seguiamo verso destra in discesa. Giunti alla mulattiera, in prossimità della località Praosole (1252 m), ci si mantiene in quota e si raggiunge l’abitato di San Giacomo.

N.B. Prenotarsi entro giovedì 9 febbraio 2012 con il versamento di un anticipo di € 20.00.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)