13 Ottobre 2019
Via Ferrata “CLEMENTE CHIESA” (Val Scura)
Prealpi Trentine
Siamo in Trentino sui rilievi montuosi fra la piana di Caldonazzo e l’altopiano di Lavarone. Si tratta di una bella e facile escursione in ambiente singolare, selvaggio e solitario, un breve giro dai forti motivi paesaggistici autunnali; interessante e vario. Ciò che colpisce e che resta impresso è la bellezza del paesaggio estremamente poco frequentato nonostante la relativa facilità del percorso.
Cartografia: Sezioni Vicentine del Cai – Altopiano dei Sette Comuni – Scala 1: 25.000
Sintesi escursione
COMITIVA ”A”
Dislivello: 800 m.
Difficoltà: EEA
Durata: 5 ore
Responsabili dell’escursione: Edelvio Gottardo – Giorgio Benetti
Dalla “Trattoria la Vedova” 500 mt. (Caldonazzo loc. Lochere), si procede a sud (direzione Monterovere) per strada asfaltata fino al primo tornante. Da li si segue il “Sentiero Clemente Chiesa” n°. 233 lungo la Val Scura; stretto canalone delimitato dalle ripide pareti della Cima Pegolara e del Monte Calmo. Si inizia su comoda mulattiera che ci porta vicino ad un primo salto del torrente e poco sopra ad un guado (solo il primo di una lunga serie). In questa prima parte del sentiero si alternano tratti quasi pianeggianti a strappi più ripidi che non concedono respiro ed il percorso s’immerge talvolta in tratti di umidi boschi verdeggianti. Dopo circa un’ora di salita si arriva all’inizio della ferrata ed il percorso si fa più tecnico ed impegnativo. Si incomincia con un traverso su staffe seguito da una paretina con cavi metallici, scale, cenge, altre corde fisse, altre scale finchè si arriva all’ampio e brullo catino sassoso da cui scende il torrente Rio Bianco. Lo si attraversa a sinistra ed ecco davanti a noi prorompente e bianchissima l’imponente cascata superiore.
Un sentiero, sulla sinistra della cascata, ci porterà poi su una strada forestale. Attraverseremo un bosco ed in poco tempo saremo a Monte Rovere 1255 mt. (fine della ferrata) dove ci riuniremo ai nostri amici della “Comitiva B”.
COMITIVA “B”
Dislivello: 900 mt.
Difficoltà: E
Durata: 6 ore
Responsabili dell’Escursione Stefano Baccarin – Giancarlo Lotto
Dalla “Trattoria la Vedova” si procede ad est per circa 500 mt. fino alla località Santa Giuliana.Da qui parte il “Sentiro del Menador” (n° 201) che, superate le ultime case dell’abitato, guadagna rapidamente quota fino a raggiungere un ponte oltre il quale si gode di una splendida vista verso l’alta Valsugana con i laghi di Levico e Caldonazzo. Si entra poi nella stretta Val Pissavacca che si percorre in salita fino a delle roccette attrezzate con una fune fissa oltre la quale si perviene ad una radura dove si trova la Baita Cangi (1370 mt.) che è il punto più alto della nostra escursione. Si va a destra per strada forestale e si prosegue in leggera discesa fino al ponte sul Rio Bianco oltre il quale incontreremo la “Comitiva A”.Ci incammineremo poi insieme per il Sent. n° 202 che scende lungo l’accidentato fianco occidentale del Monte Pegolara incrociando più volte la strada asfaltata. Transiteremo per il “Belvedere” (punto panoramico da cui si domina la Valsugana con i due laghi) e proseguendo per sentiero sempre discretamente agevole si giunge infine ad un ultimo tratto di strada asfaltata fino al parcheggio della Trattoria.
PER LA COMITIVA “A” OBBLIGATORIA ATTREZZATURA DA FERRATA OMOLOGATA E CASCHETTO.
Iscrizioni: le iscrizioni dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento di € 3per spese organizzative e assicurazione kasko, entro Giovedì 10 Ottobre
Partenza ore 06.30 per Bassano , Valsugana sd all’altezza di Levico Terme a sinistra per Lochere (Trattoria la Vedova).