Data | 30-31 luglio | Equipaggiamento | Normale equipaggiamento da escursionismo |
Zona | Pale di San Martino | Direttori gita | F. Baldi – M. Forte – G. Cignacco |
Dislivello | 2165 m | Orario partenza | Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Bassano, Primolano, Fiera di Primiero, Tonadico, Cant del Gal. |
Difficoltà | EE | Mezzo di trasporto | Mezzi propri |
Introduzione
Guglie aguzze, spigoli affilati come coltelli, superbe cattedrali di pietra, torri altissime le cui cime si perdono nel cielo: ecco le Pale di San Martino, maestose ed eleganti montagne di corallo. La storia geologica delle Pale inizia circa 300 milioni di anni fa. In un mare tranquillo e poco profondo enormi colonie di coralli si moltiplicarono fino a costruire scogliere di ol- tre mille metri di altezza. Dopo l’emersione, queste barriere coralline furono modellate dagli agenti atmosferici fino a definire le forme aguzze e tormentate che oggi caratterizzano il panorama. Il termine Pala deriva dal nome che veniva utilizzato localmente per indicare le rive e i pendii erbosi situati alla base della catena. Per estensione andò poi a definire l’intero gruppo montuoso. Alcune cime come Cima Vezzana, Cimon della Pala, Cima dei Bureloni e Cima del Focobon superani i 3000 metri di altezza. Un’estesa rete di sentieri, mulattiere e strade forestali permette di affrontare con tranquillità percorsi di bassa e media montagna, ma anche di alta quota. L’altopiano delle Pale, situato nel settore centrale del gruppo, si estende per uno spazio di circa 50 km2 e costituisce un enorme tavolato vuoto, roccioso e quasi lunare che oscilla tra i 2500 e i 2800m. Secondo alcune fonti esso avrebbe ispirato lo scrittore bellunese Dino Buzzati (grande amante delle vette della catena) nell’ambientazione del suo romanzo “Il Deserto dei Tartari”.
Sintesi dell’escursione: Sabato 30 luglio
Dislivello: 1565 m salita – 165 m discesa
Durata escursione: 7 ore
di quota fino a raggiungere un successivo pianoro a quota 2000 metri dal quale, con un ultimo strappo, si perviene al Rifugio Pradidali (2278m). Dopo una più o meno breve sosta si riprende a salire lungo il sent. 715 fino a raggiungere il Passo di Ball (2443m). Panorama stupendo sulle cime che ci circondano. Si discende brevemen- te per ghiaie fino a incontrare una china di rocce gradinate, qualche infisso consente di discenderla agevolmente e si arriva ad una stretta cengetta lunga circa 150 metri, in leggera discesa, munita di passamano metallico. Si continua ancora un po’ e si incontra il bivio con il sent. 702 che noi seguiremo verso destra fino ai terrazzi erbosi del Col delle Fede (2278m). Si percorre un lungo giro attorno alla Croda di Roda e si riprende a salire sempre su sent. 702, che si fa via via più ripido, fino a sbucare al passo Val di Roda (2583m). Da qui in breve su alcuni saliscendi si perviene al Rifugio Rosetta (2581m).
Sintesi dell’escursione: Domenica 31 luglio
Dislivello: 600 m salita – 2000 m discesa
Durata escursione: 6 ore
Dopo la colazione prendiamo il sentiero 709/707 in direzione Est e iniziamo la grande caval- cata in un paesaggio lunare superando impressionanti pietraie in uno dei più suggestivi sce- nari delle Alpi. Un susseguirsi di vallette e depressioni per più di 5 chilometri contrassegnati da bollini rossi e ometti, con un dislivello di circa 500 metri, porta a raggiungere la Forcella del Miel (2520). Da qui, superata una depressione (saliscendi) si perviene al Passo Canali (2479m). Adesso il percorso, tutto in discesa, ci permette di raggiungere il rifugio Treviso (1631 m), dove non è da escludere una sosta ristoratrice. Riprendiamo il sentiero per scen- dere su ripidi tornanti al letto del torrente Canali che seguiremo in moderata pendenza, prima su carrareccia e quindi su strada asfaltata fino a raggiungere il Cant del Gal.
N.B. Le iscrizioni si chiudono giovedì 7 luglio con il versamento della caparra di € 30.
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