Data | 17 – 18 settembre | Equipaggiamento | Normale equipaggiamento da escursionismo |
Zona | Gruppo Talvena | Direttori gita | A. Stefani – F. Baldi – V. Fanchin – M. De Pelli |
Dislivello | – | Orario partenza | Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Bassano, Feltre, Sedico, Località Costa de i Pinéi dove lasciamo un’auto, Agordo, La Valle Agordina, Casera Càleda Vecchia. |
Difficoltà | EE | Mezzo di trasporto | Mezzi propri |
Introduzione
Finché c’è vita… c’è Pian de Fontana. Ci risiamo… un altro anno è quasi passato e noi puntuali come il treno delle 7.40 ci ritroviamo a questo appuntamento di fine estate con i compagni di tante escursioni. L’anno scorso a causa del cattivo tempo pochi e per altro percorso si sono presentati all’appello. Gli amici Gavino ed Elena, gestori del Rif. Pian de Fontana ci aspettano con il loro consueto calore e la loro sincera amicizia per l’ormai tradizionale rendez-vous al- l’ombra del Talvena, con i cervi che la sera salgono al rifugio per venirci a salutare quasi che anche loro ci aspettassero. Sarà ancora una volta l’occasione per trascorrere una serata in amicizia ed allegria, riportando alla mente gli aneddoti e le avventure di una lunga stagione in giro per i monti. Ci sarà sempre la possibilità di accedervi da Soffranco e dalla Val dei Ross con i soliti 900 metri di dislivello. Per chi, invece, giovane e aitante, ha ancora tanta voglia di faticare, proponiamo la salita dal Passo Duran con la traversata sotto le Cime di S. Sebastiano e il Tamer e rientro per la Val Vescovà. Adelante.
Sintesi dell’escursione: sabato 17 settembre
Dislivello per il rifugio: 1080 m in saluta – 815 m in discesa
Durata escursione: 7/8 ore
Lasciata l’auto nel parcheggio che si trova sulla destra, nei pressi di Malga Càleda Vecchia (1493m), prendiamo il sent. 543 che in breve sale a Forc. Dagarei (1620m). Si prosegue ver- so sud-est tenendosi in quota fino a raggiungere M.ga Moschesin (1800m), discreto punto di appoggio in caso di cattivo tempo. In salita raggiungiamo Forc. Moschesin (1940m) che si af- faccia sulla Val Balanzòla e sulla Cima di Pramper. Scesi dalla forcella, dopo alcuni tornantini, si prende a dx il sent delle Balanzòle fino a giungere in vista dell’ampio piano prativo del Pra’ de la Vedova. Noi seguiamo la traccia sulla destra, fino ad incrociare (1900m) il sent.514 che sale dal rif. Sommariva al Pramperét. Saliamo tra dossi e mughi lungo la val di Pramperét fino a raggiungere la Portéla del Piazedél (2097m). Ora si prosegue per i Piazedéi e si sale ad una forcelletta, a m. 2330 circa, dalla quale appare il grandioso e selvaggio Vallon degli Erbandoi. Ancora qualche metro di salita su una crestina e una spalla erbosa e poi lungo i costoni delle Cime di Zità raggiungiamo la forcella di Zità sud (2395m), punto più alto dell’escursione. Dal- la forcella si scende su ghiaione e pascolo magro, in ambiente severo ma ricchissimo di flora e camosci, a tratti su ripide balze erbose, fino al sottostante rif. Pian de Fontana (1632m) dove ci aspetta un’allegra serata, allietata anche dalle abbondanti libagioni che ci verranno preparate dallo chef Gavino e solertemente servite dalla graziosa Elena.
Sintesi dell’escursione: domenica 18 settembre
Dislivello per il rifugio: 280 m in saluta – 1300 m in discesa
Durata escursione: 5 ore
Dal rif. Pian de Fontana prendiamo il sent. 514/518 che traversa il pascolo e quindi con ripidi zig-zag scende per la costa boscosa fino al bivio a m 1547. Si continua percorrendo in salita il sent. 514 per raggiungere il ciglio dirupato di forc. La Varetta (1704m). Ora il sentiero taglia la testata della Val Vescovà passando sotto le Cime de la Scala e poi scende ripido fino ad incontrare il bivio del sent. 518, che seguiremo. Si scende ancora, superiamo la Casera della Valle (1396m), usciamo su di un prato e in breve arriviamo al rif. Bianchet (1245m). Dal rifugio si prende la strada forestale, segnavia n. 503, che con vari tornanti scende la boscosa Val Vescovà. Al settimo tornante (freccia su un masso), a circa 1000 metri di quota, si stacca sulla destra un sentiero denominato Boràl de la Forchetta: in lieve salita, costeggiamo la base di alcune pareti rocciose, divise da una profonda incisione, nelle quali è stato ricavato un ricovero sottoroccia di cui restano alcuni muri a secco e attraversiamo una costa boscosa assolata. Ora si risale un vallone franoso e in ripida salita, in circa 20 minuti, arriviamo al marcato intaglio della Forcella de la Forchetta (1108m), alla base di alcuni pinnacoli rocciosi che ricordano la forma di un tridente, da cui il suo nome. Superato il valico il sentiero cala ripido verso la Val Cordevole. Proseguendo nella ripida discesa ci spostiamo verso sinistra, lungo una pala erbosa con splendido panorama e poi, verso destra, raggiungiamo la base di una parete rocciosa dove si trova un ampio riparo (el Cogol de la Valentina). Calando verso il basso il sentiero si fa più marcato e il vallone meno ripido e in breve arriviamo alla strada asfaltata (575m) che porta alla Costa dei Pinéi (486m) e alla fine dell’escursione.