Data | 16 – 21 agosto | Equipaggiamento | Normale equipaggiamento da escursionismo |
Zona | Dolomiti Ampezzane | Direttori gita | Giandario Frigo – Carlo Canevarolo |
Dislivello | 4000 m salita – 4000 m discesa | Orario partenza | Partenza alle ore 6.00 dalla sede CAI di Camisano Vic. Per Bassano, Feltre, Agordo, Alleghe, Caprile, Passo Falzarego. |
Difficoltà | E | Mezzo di trasporto | Mezzi propri |
Introduzione
Questo primo terzo dell’alta via n°1 offre la presa di contatto con il mondo dolomitico. Questi non si presenta ancora con le visioni più grandiose e selvagge, ma indugia nei romantici alto- piani, cari alle leggende ladine. Al culmine di questo tratto, tuttavia con la grande catena del Fanis, si entrerà in intimità con la grande montagna dolomitica. In questa regione tutto sem- bra invocare pace e dolcezza. Tuttavia, queste rocce si tinsero foscamente, di sangue, nelle antiche leggende del Regno di Fanes e furono teatro di aspri eventi bellici, nella prima guerra mondiale. Anche lungo il nostro percorso si incontrano copiose tracce di quest’ultima.
Sintesi dell’escursione: 16 agosto
Tappa 1: Passo Falzarego – Rif. Scottoni
Dislivello: 680 m salita – 807 m discesa
Sintesi dell’escursione: 17 agosto
Tappa 2: Rif. Scottoni – Rif. Fanes
Dislivello: 200 m salita – 140 m discesa
Sintesi dell’escursione: 18 agosto
Tappa 3: Rif. Fanes – Rif. Ra Stua – Rif. Fodara Vedla
Dislivello: 1006 m salita – 1070 m discesa
Ritorneremo sui nostri passi su sent. 10/11 fino al lago di Limo. Qui lasciamo il sentiero sulla sx e percorriamo il lato nord del lago per sentiero che rimane in quota tagliando le ghiaie del Col Bechei di Sopra, della Croda del Becco e della Croda d’Antruiles. Alla fine delle pareti rocciose il sentiero percorre un pianoro erboso (Ruoibes) che segue in discesa un lungo tratto del corso di un torrente, fino ad immettersi sulla rotabile che sale da S. Umberto verso il Rif. Ra Stua. Ne percorriamo un buon tratto lasciandola poi, alla fine di un tornante a dx, e proseguiamo in salita, attraversando più volte il torrente Boite e i suoi numerosi ruscelli, sino ad incrociare nuovamente la rotabile poco prima del Rif. Ra Stua. Dopo una breve sosta pro- seguiremo di nuovo su rotabile fino ad incontrare sulla sx il sent. n. 8 che sale costeggiando la strada e il torrente per Vallon Scuro sino ad immettersi a sx sul sent. n. 9 che prosegue, ora con pendenza più accentuata, al lago De Fodara (1990m). Adesso il sentiero si fa più agevole e ne percorriamo un buon tratto, tra numerose abitazioni, fino a raggiungere la rotabile che, in breve, arriva al Rifugio Fodara Vedla (1966m) dove pernotteremo.
Sintesi dell’escursione: 19 agosto
Tappa 4: Rif. Fodara Vedla – Rif. Biella (Croda del Becco)
Dislivello: 858 m salita – 497 m discesa
Dal rifugio prendiamo la rotabile alta via n°1 ne seguiremo un tratto sino a deviare a dx per sent. n. 7. Il sentiero in leggera salita, con i suoi tornanti, taglia la rotabile per i Piani di Lasta fino ad incrociarla di nuovo. Ne percorreremo un piccolo tratto per poi deviare a dx sino ad incrociare la rotabile che sale da Ra Stua. Ora proseguiamo a sx per Alpe di Senes, percorria- mo la rotabile fino ad incrociare a dx il sent. n. 6 dell’alta via n. 1 che, su falsopiano, si dirige verso il Vallon di Fosses. Lasciamo la rotabile a dx seguendo sentiero ben segnalato per il lago di Fosses. Giunti al lago faremo una breve sosta per ammirare il meraviglioso spettacolo che la natura ci offre. Proseguiremo quindi in salita lungo il sent. n. 26 al rif. Biella e, dopo aver lasciato gli zaini, per chi volesse, si può salire alla cima della Croda del Becco, raggiun- gibile in poco più di un’ora per sentiero non difficile. Dalla cima ammireremo un grandioso panorama poi scenderemo al rifugio dove pernotteremo.
Sintesi dell’escursione: 20 agosto
Tappa 5: Rif. Biella – Rif. Senes – Rif. Pederù – Rif. La Varella
Dislivello: 564 m salita – 568 m discesa
Dal rifugio Biella si segue la strada e il sent. n. 6 fino ad incrociare sula dx il sent. n. 23, proseguiamo con vari saliscendi tenendoci sotto le lastronate della Croda del Becco, poi su sent. n. 24 arriviamo all’imbocco del sent. che sale al Passo Senes. A questo punto prendia- mo a dx e, per buon sentiero, scendiamo al rif. Munt de Senes (2176m). Breve sosta, poi, per rotabile, attraversiamo l’Alpe di Senes e scendiamo al rifugio omonimo (2116m) che si specchia nel lago. Proseguiamo, sempre per rotabile e segnavia n. 7, per Pian di Lasta e Colle della Macchina fino a raggiungere il Rif. Pederù (1548m). Dal rifugio seguiamo la rotabile sino ad incrociare sulla dx il sent. n. 7 che risale la Val di Rudo, fra il Dont de la Furcia dei Fers e le belle cime di Col Bechei, in un ambiente di rado bosco desolato e suggestivo. Sempre seguendo il sentiero si passa vicino al laghetto Pissodel (1821m) e si costeggia il Ru S. Vigilio, sotto le pendici dell’ardita Furcia dei Fers e, con alcune tornanti, si sale alla Munt de Pices Fanes (Alpe di Fanes Piccola) e quindi al Rif. La Varella (2042m) dove pernotteremo.
Sintesi dell’escursione: 21 agosto
Tappa 6: Rif. La Varella – Forc. Lagazuoi – Passo Falzarego
Dislivello: 787 m salita – 828 discesa
Dal Rif. La Varella scendiamo su sentiero che riporta all’Alta Via e in circa venti minuti rag- giungiamo la rotabile che sale, con alcuni tornanti, sull’ampia sella del Passo Limo, al bivio si prosegue a sx per la Val di Fanes, poco oltre la quale si incontra malga Fanes Grande (2104m). Ora si prosegue verso SO, seguendo una pista per jeep fino al passo Tadéga (2153m). Si sale ora verso SSO a lato del Vallon Campestrin e, fra lastroni e ghiaie fin sotto il Col dla Locia. Poco prima di giungervi si piega a sx salendo le facili tracce verso la Forcella del Lago (2480m), tra la bella e ardita Torre del Lago e la possente Cima Scottoni. Dalla Forcella si scende tra ghiaie e blocchi ma senza particolari difficoltà al laghetto Lagazuoi e per buon sentiero, costeggiando le pendici occidentali del Lagazuoi Nord (2803m), si sale alla stazione di arrivo della Funivia Lagazuoi.
Ora possiamo scegliere di scendere con la seggiovia o concludere il nostro trekking proseguendo a piedi fino alla base del Passo dove troveremo le nostre auto.