Data |
10 luglio |
Equipaggiamento |
Normale equipaggiamento da escursionismo |
Zona |
Lagorai |
Direttori gita |
Augusto Pontarin – Giandario Frigo |
Dislivello |
700 m |
Orario partenza |
Partenza alle ore 6.30 dal piazzale pieve di S.Maria di Camisano, per Nove, Bassano, Valsu- gana, Castelnuovo, Telve, Val Calamento, Passo Manghen. |
Difficoltà |
E |
Mezzo di trasporto |
Mezzi propri |
Introduzione
A est del passo Manghen si suole individuare l’inizio della catena principale dei Lagorai che ha nel passo Rolle il suo termine. Ovunque si apra una pur piccola concavità, che sia racchiu- sa tra il verde della vegetazione o raccolta al fondo di un’arida pietraia, in essa occhieggia azzurrissimo un laghetto, in cui si specchiano i frastagliati profili dei monti circostanti. Aspre battaglie sono state combattute su questi pendii e numerosi sono i resti che testimoniano del sudore e della sofferenza di quanti vi vissero duramente o vi trovarono una morte assurda. La rete di mulattiere e sentieri può costituire il terreno per una fantastica traversata di più giorni, una vera Alta Via, che in parte si sovrappone al sentiero europeo E5.
Sintesi dell’escursione
Dal passo Manghen (2047m) si prende a destra per un buon sentiero (segnavia n. 322), che fra zolle d’erba attraversa in direzione est e poi sud un circo ghiaioso, posto alla base del monte Ziolera. Con alcune svolte si guadagna quota e si perviene alla forcella del frate (2228m), selletta compresa fra il monte Ziolera e la cima di Valsolero. Raggiunto un bivio si segue la traccia che si mantiene più alta e risale la cresta sud-ovest del monte. Si affronta pertanto la cresta, erbosa ma ripida, caratterizzata più in alto da rocce ricoperte di licheni, fino a raggiungere la cima del monte Ziolera (2478m), su cui è posta una grande croce metallica. La vista si allarga a sud verso i monti della val dei Mocheni e della Valsugana, a nord verso la catena centrale dei Lagorai e le dolomiti trentine, mentre proprio sotto i nostri piedi è disteso l’ampio specchio d’acqua del lago delle Buse. Dalla cima si scende lungo la cresta orientale, molto ripida e un po’ esposta, soprattutto nel primo tratto. La stretta traccia serpeggia per ghiaie instabili e zolle erbose. Si perviene ad un primo intaglio, dal quale si passa sul versante settentrionale; un breve traverso è agevolato da un cavo metallico. Si giunge così alla forcella Ziolera (2251m), con cospicui resti di baraccamenti di guerra. Si prosegue sul sentiero n° 322B, in direzione est, tagliando in quota il versante meridionale del Montalon. Dopo aver raggiunto la forcella Pala del Becco (2248m), si prosegue sul versante meridionale lungo il sentiero n° 322B, si scende verso il lago di Montalon (2089m) e la forcella omonima (2133m). Dalla forcella si prende il sentiero n° 322 verso ovest e, raggiunto il lago delle Buse, lo si costeggia sul lato meridionale fino ad un bivio; continuando in direzione ovest si passa sotto la cresta rocciosa del monte Manghen (2187m). Raggiunta, per ripido sentiero, una grotta
che ospita una cappella dedicata ai combattenti, si giunge al lago Cadinello, al rifugio Manghen (2013m) e quindi al passo dove si conclude la nostra escursione.