Massiccio del Grappa – Ciaspolata

Data 26/27 febbraio Equipaggiamento Equipaggiamento invernale, racchette da neve, ghette, bastoncini. Potrebbero risultare utili ramponi o ramponcini.
Zona Massiccio del Grappa Direttori gita Flavio Baldi – Graziano Sinigaglia
Dislivello 400 mt. Orario partenza Oore 7:30 dal piazzale Pieve di S.Maria di Camisano per Nove, Bassano, Enego, Baita M. Lisser (strada per Val Maron)
Difficoltà EAI Mezzo di trasporto Mezzi propri

Introduzione

Il massiccio del Grappa si erge isolato tra le valli del fiume Brenta e Piave. A prima vista potrebbe sembrare solamente una delle tante cime pedemontane erbose apparentemente poco incise e spesso coperte da nubi. In realtà il massiccio è formato da un enorme blocco di rocce calcaree emerso per centinaia di metri rispetto alla pianura. Profondamente segnato dalla Grande Guerra, nel 1917 divenne, dopo Caporetto, baluardo difensivo italiano, nodo di saldatura fra la linea del Piave e quella degli altipiani. è una montagna “infinita”, per co- noscerla un po’ bisogna percorrerla lentamente, la quantità e la varietà degli itinerari escur- sionistici è davvero notevole e sorprendente. Con la nostra escursione percorreremo alcune parti del massiccio, che nella stagione invernale, con belle giornate di sole, saranno ancora più appaganti e affascinanti.

Sintesi dell’escursione: Sabato 26 febbraio

Dislivello: 500 m
Durata: 4/5 ore

Dal parcheggio di Baita Camòl, (1200m), ci si incammina per la provinciale Gen. Giardino per circa 300 metri per poi girare a sinistra, appena passata un’abitazione, su carrareccia. Si prosegue in leggera salita per poi scendere di qualche metro nella grande conca carsica del Boscon. Lasciata la conca si prosegue sulla carrareccia, di nuovo in leggera salita, sbu- cando in un’ampia apertura prativa nei pressi di una casa (Osteria Vecia, 1261m): siamo in Val Poise. Si continua verso ovest, prima su strada poi su mulattiera, arrivando alla forcella Fortin (1385m), ed al Cason di Fortin. Da qui si prosegue verso nord transitando per malga Valle delle Foglie (1391m); si attraversa la statale Cadorna salendo verso il Monte Costone arrivando alla Croce del Termine (1451m), sulla dorsale degli Asoloni. Si scende sull’altro versante in Val Cesilla e si percorre la strada delle malghe, incontrando Casone del Termine, malga Pertica (1306m), casera Cima Alta (1445m), per arrivare all’Albergo Forcelletto a quota 1396 m, dove pernotteremo.

Sintesi dell’escursione: Domenica 27 febbraio

Dislivello: 450 m
Durata: 5/6 ore

Dal rifugio Forcelletto, allacciate le racchette da neve, ci incamminiamo verso est per una stradina che scende nella grande conca circondata da boschi e, dopo qualche curva, arri- viamo al rifugio Bocchette (1320m). Da qui si continua su una mulattiera che, con un largo giro semipianeggiante, attraversa un grande bosco che ci separa dalla dorsale dei Solaroli. Si raggiunge il costone del Monte Cà Tasson, località assai nota per essere stata aspramente contesa durante la Grande Guerra. Si prosegue ancora in leggera salita arrivando alla testata della Valle dei Lebi ed al Cason omonimo. Qui si abbandona la mulattiera e per prati si gua- dagna in breve l’intaglio di Croce dei Lebi (1571m). Dalla forcella seguiremo la dorsale verso destra, raggiungeremo la “Nave” e la zona monumentale della vetta (1775)m. Dopo la sosta al rifugio Bassano si segue un tratto la statale Cadorna fino ad una curva marcata, dove si svolta a destra (tabelle CAI n° 100 e 80), si segue la dorsale di Monte Meda, si supera la strada Gen. Giardino e si scende sempre per dorsale al Monte Colombera, (1449m); si ritorna di nuovo sulla strada Gen. Giardino, tramite la quale si arriva alla baita Càmol.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)