Il Resegone

Data 26 giugno Equipaggiamento Normale equipaggiamento da escursionismo
Zona Prealpi Bergamasche Direttori gita F. Baldi – G. Frigo – G. Cignacco – G. Benetti
Dislivello Orario partenza Partenza alle ore 6.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Autostrada A4, Brescia, Dalmine Lecco, Versasio, piazzale partenza cabino- via per Piani d’Erna.
Difficoltà Mezzo di trasporto Pullman

Introduzione

“Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno…”. L’insieme della montagna, giusta- mente celebre grazie alla descrizione che ne ha fatta il Manzoni nei Promessi Sposi, porta il nome di Monte Serada, e la sua corona terminale viene tradizionalmente chiamata Resegone, a causa dei suoi molteplici denti rocciosi che veramente la fanno assomigliare ad una sega di gigantesche dimensioni. L’aspetto di grande sega si presenta a chi lo osserva da Lecco, o fin dalle pianure Milanesi. Sul versante lecchese il Resegone è nudo, scosceso percorso da canaloni, imponente e maestoso, e signoreggia su tutti gli altri monti. La sua cresta è com- posta da una dozzina di denti o punte di cui nove sono visibili da Lecco. La vetta più elevata del Resegone è il tozzo mammellare con due cime di quasi eguale altezza, 1875 metri, da lungo tempo conosciuto col nome di Punta della Croce, proprio a causa di una grande croce infissa alla sommità. Stupendo e grandioso il panorama, che spazia sui laghetti della Brianza, sulle Alpi, dal Monviso alle retiche, sulle vicine cime della Valsassina e della Bergamasca, spingendosi fino agli Appennini, che si intravvedono oltre la Pianura Padana.

Sintesi dell’escursione: Comitiva A

Dislivello: 730 m
Difficoltà: E
Durata escursione: 7/8 ore

Funivia fino a Piani d’Erna (1250m). Dall’arrivo della funivia si scende lungo la stradina di accesso per raggiungere un valloncello da cui si diparte il sent. n. 7 per Morterone – Passo del Giuff e si sale a mezza costa sul pendio degli impianti sciistici. Il sentiero continua, supera un macereto e rimonta il fianco settentrionale del pizzo di Morterone. Ci si alza rapidamente e ignorando una piccola deviazione che porta ad un picco panoramico si giunge al Passo del Giuff (1500m). Si continua prima in discesa e poi in falsopiano nel bosco al di sotto di alcuni grossi massi nascosti dalla vegetazione per arrivare ad una spaccatura nella roccia. Si passa e si scende con qualche gradino ad uno stretto intaglio attraverso il quale si oltrepassa il costo- ne boscoso. In discesa ripida sotto i roccioni il sentiero continua pianeggiante a mezza costa fino ad un altro caratteristico intaglio che si supera su gradini naturali. Attraversato un bosco di faggi si giunge ad un’area di sosta e quindi alla sorgente Forbesette (1378 m), si prosegue fino ad un bivio e si sale a destra tra radi faggi in pendenza moderata. Si esce dal bosco e si prosegue al di sotto di spuntoni e rocce calcaree fino a giungere al colletto di Brumano (1500m). Si procede a destra su gradoni di roccia e in lieve pendenza, nel bosco. Il sentiero prosegue poi a mezza costa verso sinistra poi con ripide svolte su gradoni e con fondo di ghiaie e sassi si guadagna rapidamente quota fino alla bocchetta, in cresta. Da qui panorama grandioso sulla Brianza, i laghi, la pianura padana. Verso destra pochi metri ci separano dal rifugio Azzoni e poi con alcuni gradoni intagliati nella roccia alla vetta del Resegone (1874 m).

Sintesi dell’escursione: Comitiva B

Dislivello: 1320 m
Difficoltà: EEA
Durata escursione: 7/8 ore

Dal piazzale di partenza della funivia (602m) per Erna si procede con l’itinerario n. 2 e quindi con il n. 1, si passa davanti ad un’abitazione in cui risiede Alessandro Manzoni fino a raggiun- gere in una ventina di minuti il bivio segnalato per la via ferrata. Si sale a sinistra attraverso il bosco ed un ghiaione e si arriva alla base dello sperone orientale del Pizzo d’Erna, dove inizia la via ferrata. Un primo tratto, quasi tutto a scalette, porta ad un pianoro, su cui passa anche una traccia di sentiero, che a destra porta al Rifugio Stoppani ed a sinistra scende a Versasio. Ad un tratto di sentiero fa seguito una lunga salita, attrezzata soprattutto con catene. Un altro breve tratto facile, non attrezzato, porta su una cresta. La si percorre facilmente, supe- rando un intaglio grazie ad un aereo ponte (inaugurato nel 1994), e per sentieri attrezzati ed una bella crestina si giunge al vecchio ponte in ferro molto stabile che porta nel tratto finale della via dove ritroviamo le ultime scale. Il culmine della ferrata è proprio la croce (1350m) che si vede dal parcheggio. Tolta l’attrezzatura da ferrata, si scende in breve alla Bocca, si piega a destra ad angolo retto e si prende il sent. n. 5 che procede a mezza costa con alcuni saliscendi. Si attraversano alcuni canali, in qualche caso con l’aiuto di catene fisse, e si esce infine, per un largo costolone, nel Canalone di Bobbio. Si risale il fondo sassoso del canale fino ad una strettoia, che si supera su facili roccioni con l’aiuto di catene, e si prosegue quindi senza via obbligata fino alla Selletta di Bobbio, che separa la Cima Pozzi dal Dente. Qui si prende a destra e si superano, parte in cresta, parte a mezza costa sul versante di Morterone, il Dente, la Punta Manzoni, e la Punta Stoppani, arrivando alla Selletta di Val Comera, dove si incontra l’itinerario n. 9, con il quale si procede fino al Rifugio Azzoni e quindi alla vetta. Per la discesa, a comitive riunite, si prende il sent. n. 11-1 in forte pendenza. Superato un lastrone con un tratto di catena e qualche breve tratto di facili roccette si perviene al Piano di Serrada (1400m), si svolta a destra e si attraversa in piano sotto le pareti fino a giungere sul prato di Piano del Fieno (1150m) dove si incrocia il sent. n. 7. Si prosegue in discesa fino al Rif. Stoppani (890m), si raggiungono le Baite di Costa e successivamente il piazzale di partenza della funivia.
N.B. Per la ferrata obbligatorio set completo da ferrata omologato e caschetto (utile un corto cordino per le soste).


Le iscrizioni si chiudono giovedì 16 giugno con il versa- mento della caparra di € 10.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)