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SABATO 4 MARZO 2023-VENEZIA

Con l’odierna escursione la nostra Sezione affronta un tema assolutamente nuovo in un ambiente avulso dalle nostre amate montagne e letteralmente “immerso” nella Laguna Veneta sede della nostra cultura: Venezia

Difficoltà: T

Durata Escursione:  8 ore

Responsabili Escursione: Franco Nicoletto– Monica Basso

Per informazioni: info@caicamisano.it

Sintesi escursione                                         

La gita turistica inizierà dalla scalinata della Stazione Ferroviaria di Santa Lucia dove i partecipanti si ritroveranno. Inizieremo la nostra gita turistica   imbarcandoci sul vaporetto nei pressi della scalinata della stazione che affaccia sul Canal Grande di fronte alla chiesa di San Simeone Piccolo. Durante la navigazione percorreremo tutto il Canalazzo (come i Veneziani chiamano il Canal Grande), sicuramente la più bella “strada” al mondo attorniato dai palazzi e attraversato dai ponti di questa città unica. Lungo il percorso ammireremo, tra le innumerevoli bellezze architettoniche, la Chiesa degli Scalzi, Palazzo Pesaro, Cà d’Oro, la Pescheria, il Fondaco dei Turchi dove i Veneziani confinavano i sudditi Ottomani loro eterni nemici, Cà Corner, la chiesa di Santa Maria della Salute e passeremo sotto i ponti degli Scalzi, di Rialto e dell’Accademia. Sbarcheremo a Santa Maria della Salute e visiteremo la magnifica chiesa costruita per voto popolare, al termine dell’ultima pandemia di peste del 1630/32.

Una breve camminata, poi, ci porterà alla Punta della Dogana, magnifico balcone sul Bacino di San Marco con spettacolare vista sul Palazzo Ducale, il Campanile e le guglie di San Marco, la Libreria Marciana, la Riva degli Schiavoni fino ai giardini di Sant’Elena, l’isola di San Giorgio Maggiore, l’isola e il canale della Giudecca fino ai magazzini Stucky… Proseguiremo con una  piacevolissima passeggiata lungo l’assolata Riva alle Zattere fino all’imbarcadero da dove il traghetto ci porterà nella dirimpettaia e popolare isola della Giudecca. Qui proseguiremo la passeggiata in direzione della vicina Chiesa del Redentore, uno dei capolavori del Palladio. Successivamente, in vaporetto, giungeremo all’isola di San Giorgio Maggiore che fronteggia il molo di San Marco. La chiesa, annessa al Monastero, è grandiosa opera del Palladio. Possibilità di salire sull’annesso campanile da cui si gode un grandioso panorama su Venezia e la sua Laguna. Nel monastero, durante il conclave del 1800, venne eletto papa Pio VII. Conclusa la visita, riprenderemo il vaporetto che velocemente ci sbarcherà in riva degli Schiavoni e nella zona di San Marco.

Qui faremo una doverosa sosta per permettere a ognuno di visitare a piacimento il cuore della città e che esprime la grandezza, la maestosità, la potenza di Venezia. Ciò si esprime nel Palazzo Ducale, nella Cappella Ducale di San Marco, nelle Procuratie Vecchie e Nuove, nella libreria Marciana, nel Campanile detto “el Paron”, i caffè storici…

Al termine, usciremo da Piazza San Marco (unica piazza a Venezia) e, passando sotto la torre dell’Orologio, ci incammineremo attraverso le Mercerie, da sempre cuore pulsante dei mercanti Veneziani e, per calli, fondamenta, ponti, campi e salizade, arriveremo in campo S. Zanipolo con la splendida chiesa dedicata ai SS Giovanni e Paolo (donde il nome del Campo) e i monumenti presenti entro la chiesa e nel Campo. Terminata la visita, percorrendo la Fondamenta dei Mendicanti, arrivando alle Fondamenta Nuove in faccia alla laguna nord con di fronte l’isola cimitero di San Michele e, un po’ oltre, l’isola dei vetrai, Murano. Nei pressi dell’ospedale vi sono alcuni locali dove potremo rifocillarci.

Dopo la doverosa sosta e lasciata la Fondamenta, sempre camminando lungo calli, campi e attraversando rii e canali sugli immancabili ponti, giungeremo a Rialto (Rivo Alto) punto fondante della città e da sempre il cuore pulsante della vita cittadina dove, oltre al maestoso ponte che attraversa la più bella e originale città del mondo, si trovano i mercati del pesce, delle verdure e, a testimonianza di ciò, calpesteremo le rive del Vin, del Carbon, la Rua dei Orefici… Da Rialto prenderemo la “Strada Nova” e i vari “Rio Terrà”, prime deturpazioni Asburgiche della città dopo gli scempi perpetrati da Napoleone, e ci dirigiamo, tra una continua fila di negozi e botteghe a uso dei turisti, verso il rio di Canaregio e al caratteristico ponte delle Guglie. Presa la Fondamenta di Canaregio e prima dell’originale Ponte Tre Archi, entreremo, per uno stretto pertugio, in Gheto. Malgrado la trista fama che tali luoghi hanno avuto e hanno in tutto il Mondo, Venezia fu sempre fonte di attrazione per gli Ebrei costretti a scappare da Spagna, Germania e altri Paesi. Pur se costretti di notte in Gheto, furono, a Venezia, sempre rispettati e molto considerati come medici e banchieri. Purtroppo nel 1515, quando il Senato Veneto deliberò la formazione del Gheto, la votazione passò per un solo voto! All’interno del Gheto, sono presenti alcune Sinagoghe di assoluta bellezza (una per ogni “Nazione” da cui provenivano i profughi Ebrei). Vi sono pure piccole botteghe, librerie e ristorantini di tradizione della Comunità Ebraica.

Al termine della visita ritorneremo sui nostri passi e, attraversato il Ponte delle Guglie, prenderemo il Rio Terà Lista di Spagna sede un tempo di molte ambasciate. Saremo velocemente alla Chiesa degli Scalzi e alla Stazione di Santa Lucia dove terminerà la nostra visita.

Iscrizioni: Le iscrizioni dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento di € 3,00 per spese organizzative entro Giovedì 23 Febbraio. L’arrivo a Venezia, (preferibile il treno), gli spostamenti in vaporetto, i biglietti d’ingresso ai monumenti, sono a carico dei Partecipanti. Si consiglia, per chi non ha la Carta Venezia quinquennale, di fare la Carta Venezia giornaliera al costo di € 25.00.                                

Per chi userà il treno e per evitare di arrivare a Venezia in ordine sparso ci ritroveremo alle stazioni sotto descritte facendo riferimento a:

per chi prenderà il treno a Vicenza, Grisignano di Zocco o Lerino,  Monica Basso cell 340 223 9297

Per chi userà il treno da Padova o Terme Euganee, fare riferimento a Franco Nicoletto cell 336 59 40 51

Appuntamento a Venezia alle ore 9.00

26 FEBBRAIO 2023-DAL PASSO STAULANZA AL RIFUGIO CITTA’ DI FIUME E MALGA PRENDERA

L’itinerario della terza escursione con le racchette da neve, conduce ai “piedi” del massiccio del Pelmo, uno dei più belli e celebrati delle Dolomiti e rappresenta, insieme alla Croda da Lago, il primo dei nove sistemi individuati dall’Unesco da inserire tra i siti Patrimonio dell’Umanità.

Nella prima parte dell’Itinerario, salendo al Rifugio Città di Fiume è il Monte Pelmo che s’impone alla vista. Una volta scollinata la dorsale che separa la Val Zoldana dalla Valle del Boite e raggiunta la Malga Prendera, alle pendici meridionali della Rocchetta di Prendera e del Becco di Mezodì, il panorama è straordinario, una vista a tutto tondo su Civetta, Mondeval, Lastroni di Formin, Croda da Lago tutti vicinissimi e più lontano il gigante Antelao.

Dislivello: 550 m

Difficoltà: EAI

Durata escursione: ore 5

Responsabili escursione: Carlo Canevarolo– Edelvio Gottardo

Per informazioni: info@caicamisano.it

Cartografia: Carta Tabacco 015 – Marmolada-Pelmo- Civetta- Moiazza – Scala 1:25.000

Sintesi escursione: 

Dal parcheggio 1663 m ci si avvia in direzione nord sulla forestale (segnavia Cai n.467) che con andamento sinuoso e con moderata pendenza porta a raggiungere le costruzioni di Malga Fiorentina 1800m.  Da qui si prosegue sempre lungo la forestale in direzione Est arrivando all’ampia conca dove si trova il Rifugio Città di Fiume 1918m. Su sentiero di tornanti si continua in direzione Nord e, costeggiando le pendici occidentali del Col de la Puina, si arriva all’omonima forcella a 2034m. Si piega a sinistra scendendo a Forcella Roan 1999m, da dove si riprende a salire verso Nord-Ovest raggiungendo Malga Prendera 2148m mèta della nostra escursione. Dopo una meritata sosta, si rientra per il percorso dell’andata.

N.B.: Normale equipaggiamento invernale, racchette da neve, bastoncini, ghette.

Iscrizioni: le iscrizioni dovranno essere confermate in sede accompagnate da un anticipo di euro 10  entro giovedì 16 Febbraio 

Partenza alle ore 05.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per autostrada A4-A27 uscita Ponte nelle Alpi, Longarone, Val Di Zoldo, Passo Staulanza (superato il Passo si scende al terzo tornante – parcheggio)

Il pullman verrà organizzato solo con il raggiungimento di un numero congruo di partecipanti.

12 FEBBRAIO 2023-MONTE ZEBIO-ALTOPIANO DEI SETTE COMUNI

Il Monte Zebio è uno dei Monti più conosciuti dell’Altopiano, qui combatté la Brigata Sassari, le cui vicende sono narrate nel celebre libro “ Un anno sull’Altopiano” di Emilio Lussu. In Inverno il Monte Zebio si presta a belle escursioni con le racchette da neve come quella odierna che si svolge prevalentemente sul tracciato di vecchie mulattiere militari alternando ai boschi di abete, improvvise radure, un vero piacere per gli occhi.

Salendo  l’itinerario diventa sempre più affascinante, transitando per bivacchi e malghe si giunge infatti al grande terrazzone panoramico della Cima.

Dislivello:  650 m

Difficoltà: EAI

Durata escursione: ore 5

Responsabili escursione: Edelvio Gottardo– Paola Zocca

Per informazioni: info@caicamisano.it

Cartografia: Sezione Vicentine del Cai – Altopiano dei Sette Comuni – Scala 1:25.000

Sintesi escursione: 

Parcheggiate le auto all’imbocco della Val Giardini 1100 m, si prosegue fino al bivio per casa Sant’Antonio. Qui si devia a sinistra su una stradina forestale (segnavia Cai 832B) risalendo il pendio del Pultareche. Si continua nel bosco lungo la dorsale, superato l’ex Cimitero della Brigata Sassari si arriva al bivacco Stalder, si piega verso est arrivando quindi al bivio dove si stacca la mulattiera che sale alla mina di Scalambron 1677m e alla dorsale  di Monte Zebio 1717m. Si ritorna sui nostri passi fino al bivio, per proseguire poi a destra, si supera una sella arrivando alla Malga Zebio 1660m. La discesa prende avvio dalla malga, prima in direzione Nord fino alla busa del Colombo e seguendo poi la carrareccia denominata Curva delle Saline ai piedi dello Scoglio Bianco. Incrociata la strada che proviene dalla Val di Nos a quota 1539m, si scende a destra per la Puntara del Lom. Superata la Croce di S. Antonio si continua in discesa arrivando nella Val Giardini da dove eravamo partiti.

N.B.: Normale equipaggiamento invernale, racchette da neve, bastoncini, ghette.

Iscrizioni: Le iscrizioni dovranno essere confermate in sede accompagnate dal versamento di €. 3,00 per spese organizzative e assicurazione Kasko entro Giovedì 9 Febbraio

 Partenza alle ore 07.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano Vicentino  per A31 Valdastico, uscita Piovene Rocchette, Asiago, Rigoni di Sotto, Val Giardini.

05 FEBBRAIO 2023-MONTE CASTELBERTO-LESSINIA

Ad alcuni i Monti Lessini paiono tristi, monotoni e brulli, ma se ti inoltri tra le sue gole, sali le sue cime, percorri le sue strade e i suoi sentieri ne puoi apprezzare tutto il fascino che emanano. Simile all’Altopiano di Asiago, l’ampio tavolato lessinico scende dai quasi 1990 metri di quota sino alla pianura affondando le proprie radici in essa. Questo permette all’escursionista di potervi accedere in ogni periodo dell’anno e trovare in ogni stagione un percorso o una meta fattibile e remunerativa. Con questa escursione invernale raggiungeremo la cima del Monte Castelberto, la più alta del Parco Naturale della Lessinia. Monte Castelberto costituisce uno dei punti più a nord di tutto l´altopiano lessinico, infatti fu molto importante dal punto di vista strategico durante la prima guerra mondiale. Sulla sua sommità sorge appunto il rifugio Castelberto, ricostruzione di un´ ex-caserma militare. Nei dintorni del rifugio sono ancora visibili i resti di trincee e camminamenti militari. Oltre alla sua importanza storica il Monte Castelberto è un importante punto panoramico da cui si può ammirare tutta la Lessinia, l´intera catena del Monte Baldo, il vicino gruppo del Carega e, verso ovest, i ghiacciai dell´Adamello.

 Dislivello:  550 m

Difficoltà:   EAI

Durata Escursione: 6 ore

Responsabili Escursione:  Baldi Flavio Sinigaglia Graziano

Per informazioni: info@caicamisano.it

Cartografia: Carta Tabacco n. 059 – Monti Lessini – scala  1:25.000                   

Dal Passo Fittanze della Sega imbocchiamo la breve sterrata che porta alla Malga Fittanza. Proseguiamo lungo il prato  e arriviamo nei pressi di un cancelletto, dove incontriamo subito le segnalazioni per il Rifugio Castelberto, che percorreremo in senso orario. Svoltiamo, quindi, verso sinistra, in direzione Malga Coe di Ala, perdendo leggermente quota sino a giungere ad un bivio, dal quale seguiamo le indicazioni (sent. 180) per le malghe Cornafessa e Lavachione. Salendo con moderata pendenza superiamo successivamente Malga Lavachione, Malga Revoltel e malga Coe di Ala, proseguendo la salita sino ad arrivare all’incrocio del sentiero 111, dal quale possiamo riconoscere palesemente, alla nostra sinistra, il Rifugio Castelberto e l’omonima panoramica cima. Dopo la sosta scendiamo per il breve tratto che abbiamo percorso precedentemente proseguendo diritti per l’inconfondibile e, facile, sentiero 250 che conduce alla Malga Lessinia. Superata quest’ultima, proseguiamo la nostra semplice discesa sino a giungere in prossimità del “Bivio del Pidocchio”, dal quale riusciamo ad individuare chiaramente una traccia che esce sulla destra. Superiamo l’ultima malga, il Baito Roccopiano e affrontiamo un tratto con maggiore pendenza, ma comunque parecchio breve, sino a ricongiungersi con il percorso dell’andata, ritornando così alla nostra auto.

N.B.: Normale equipaggiamento invernale, racchette da neve, bastoncini, ghette.

Iscrizioni: le iscrizioni dovranno essere confermato in sede accompagnate dal versamento di € 3,00 per spese organizzative e assicurazione Kasko entro giovedì 2 febbraio

Partenza alle ore 7 dal Piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per autostrada a4, Verona Est, indicazioni Lessinia, Grezzana, Erbezzo, Passo Fittanze della Sega.