Monte Tudaio

Data 25 settembre Equipaggiamento Normale equipaggiamento da escursionismo
Zona Gruppo Tudaio – Brentoni Direttori gita F. Baldi – G. Cignacco – G. Frigo
Dislivello 1243 m Orario partenza Partenza alle ore 6.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Mestre, Vittorio Veneto, Longarone, Calalzo, Chalet “Pino Solitario” posto in località Piniè di Vigo di Cadore.
Difficoltà E (A per la comitiva B) Mezzo di trasporto Mezzi propri

Introduzione

È l’estrema propaggine occidentale della lunga catena dei Brentoni che sovrastano il lago di Pieve di Cadore. Scende con i suoi poderosi contrafforti ad occidente verso cima Gogna, laddove il torrente Ansiéi si getta nel Piave. è in questo versante che si sviluppa la bella mulattiera militare, costruita prima del conflitto mondiale, che risale la china della montagna fino a raggiungere le vecchie costruzioni della Grande Guerra sulla vetta del Monte Tudaio, consentendo un facile accesso ad uno dei più bei belvederi del Cadore. Dalla vetta panorami meravigliosi a 360 gradi che spaziano dal Cadore al Comelico fino al Friuli; si possono am- mirare Antelao e Marmarole, Cadini di Misurina e Cristallo, Tre Cime di Lavaredo, Paterno e tutte le Cime del Popera; la vista arriva poi alla Cresta di confine del crinale degli Alti Tauri austriaci con il Grossvenediger per poi fermarsi sulle vicine pareti del gruppo dei Brentoni, a cui il Tudaio appartiene.

Sintesi dell’escursione: comitiva A

Dal parcheggio (878m) si segue la strada militare e, oltrepassata la sbarra, si prosegue fino ad un canalone detritico che si attraversa; da qui si inizia a salire lungo la vecchia strada militare che dopo 33 tornanti e poco più di 8 km giunge al forte. Lungo la strada si trovano alcune costruzioni militari tutte descritte da alcuni cartelli che indicano anche il punto in cui ci si trova. In alcuni tornanti si incontrano sentieri che portano ad alcuni punti panoramici sulla val d’Ansiéi, e sul centro Cadore. Giunti a quota 1900 circa si può entrare in una galleria (tor- cia elettrica) lungo la quale si aprono finestre nel vuoto da cui si gode una vista mozzafiato anche sul Comelico. Salendo ancora, ormai vicini al forte e alla vetta, la vista si apre anche sulle Dolomiti del Friuli e, superati gli ultimi tornanti si giunge al piazzale di fronte al forte e di qui in 5 minuti alla vetta (2410m). Il forte del Tudaio: questo enorme forte fu costruito prima della Grande Guerra in una posi- zione strategica, infatti, dalla vetta si dominano la Val d’Ansiéi il Centro Cadore, il Comelico superiore e la valle di Forni di Sopra. Questa costruzione fortificata poteva ospitare più di 2000 uomini che potevano resistere ad un assedio continuo per oltre sei mesi ad era raggiun- gibile percorrendo la strada o usando le due teleferiche che arrivavano sotto al forte. Oggi le due teleferiche sono distrutte e anche una buona parte del forte che fu fatto saltare perché non cadesse in mano al nemico, ma all’interno è ancora parzialmente integro, anche se non consiglierei di entrare per il rischio di crolli.

Sintesi dell’escursione: comitiva B

Per Sentiero Attrezzato dei Mede (sufficiente cordino con moschettone): il sentiero inizia dietro al bar, entra nel bosco e si addentra a destra lungo i ghiaioni della Val dei Ciariè. Dopo circa mezz’ora si sposta sull’altro fianco della valle. Lo scenario si fa sempre più selvaggio tra le pareti di roccia sulla sinistra e di fronte il Monte Schiavon (2460m). All’interno del vallone la traccia gira a sinistra e risale una ripida colata di sfasciumi fino al bivio (cartello indicatore).
Alla base delle rocce si imbocca il “Sentiero dei Mede” (1440 m) che si fa strada lungo una dorsale di rocce e rada vegetazione boschiva tra due selvaggi burroncelli ed in alcuni punti è attrezzato con corde fisse. Si raggiungono infine le vecchie costruzioni della Grande Guerra sulla vetta del Monte Tudaio passando attraverso una porta nel muro di cinta.
Il ritorno si svolge lungo la strada militare.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)