Data | 8 – 9 settembre | Equipaggiamento | Normale equipaggiamento da escursionismo |
Zona | Dolomiti | Direttori gita | V. Fanchin – G. Frigo – F. Baldi – G. Cignacco |
Dislivello | – | Orario partenza | Partenza alle ore 5.30 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Mestre, Lon- garone, Tai di Cadore, S, Vito di Cadore, parcheggio della seggiovia. |
Difficoltà | – | Mezzo di trasporto | Pullman |
Introduzione
Dieci anni sono passati dal pomeriggio di quell’otto settembre 2001. Luigino stava lentamente salendo le pendici del monte Antelao diretto al Rif. Galassi. Come innumerevoli volte, in compagnia di numerosi amici con i quali soleva condividere la gioia di andare in montagna, saliva passo dopo passo quella che doveva essere la sua ultima ascesa. Il buon Dio, il fato o una straordinaria coincidenza hanno voluto che egli dovesse lasciarci là dove più amava incontrarci. Il dolore e l’incredulità di tutti noi, che eravamo lassù con lui, ci ha resi sgomenti, svuotati, muti. Rintanati nella stretta cuccetta del rifugio, nel silenzio dei nostri pensieri, complici anche il vento e la pioggia che sembravano condividere il tumulto dei nostri cuori, la notte ha lentamente lasciato il posto all’alba senza che il sonno riuscisse a rapirci completamente nel suo abbraccio caldo e rassicurante. Poi l’alba ha ceduto il passo all’aurora, le tenebre alla luce; il vento impetuoso ha reso terso il cielo, il sole era sorto a illuminare le vette circostanti e a riscaldare le fredde rocce e anche il nostro cuore. Lo spettacolo che si apriva davanti ai nostri occhi, ora, Luigino, lo poteva ammirare dall’alto, da dove non l’aveva mai visto e lentamente cominciavamo a capire perché quel giorno.., perché lassù..! Il tuo fare apparentemente burbero ma carico di profonda umanità, le tue poche ma sincere parole, la tua straordinaria dote di cucire, ricomporre, rasserenare e incoraggiare ci mancano, ma non ci mancano il ricordo di te e i valori che ci hai trasmessi. Grazie Luigino e arrivederci!
Sintesi dell’escursione: giovedì 8 settembre
Dislivello per il rifugio: 1000 m in salita – 102 m discesa (circa 3 ore)
Difficoltà: E
Durata escursione: 6/7 ore
Dal parcheggio (1225m) seguire la strada prima asfaltata e poi sterrata fino al Rif. Scotter
(1580m). Fin qui si può utilizzare anche la seggiovia. Si prosegue lungo la sterrata fino al successivo tornante superato il quale ci si immette a dx sul sent. 229 che, su stretti tornanti, risale il pendio tra rade piante di pino mugo. A circa 1800 metri di quota si incrocia il sent. 227 che seguiamo verso destra per arrivare a Forcella Piccola (2120m). Adesso in leggera discesa raggiungiamo il Rif. Galassi (2018m) nei pressi del quale verrà celebrata la S. Messa in memoria del nostro compianto Presidente Luigino Gonzato e degli altri amici che ci hanno lasciato. Pranzo al sacco o in rifugio. Nel pomeriggio ripercorrendo il sentiero dell’andata si fa ritorno al pullman.
Coloro che vorranno salire alla vetta dell’Antelao raggiungeranno il parcheggio con la propria auto e con il resto della comitiva saliranno al rifugio dove pernotteranno.
Sintesi dell’escursione: venerdì 9 settembre
Dislivello per la cima: 1348 m in salita – 2241 m discesa
Difficoltà: EEA
Durata escursione: 8/9 ore
Ore 5 sveglia e colazione. Partenza per la forcella piccola da dove parte la via normale di accesso alla vetta. Da Forcella Piccola si risale su sentiero la costa erbosa dei Becett, giun- gendo rapidamente al circo glaciale della Bala. Si sale dapprima su ghiaione, al termine del quale si supera, per roccette e cenge talvolta esposte e poco proteggibili, il risalto roccioso che ci separa dalla sovrastante selletta. Per cresta o per ripida e liscia cengia si sale all’inizio della lastronata inferiore, con pendenza intorno ai 25°, fino ad un intaglio. Scendere l’intaglio di 2 m (I+), un po’ esposto) e risalire dalla parte opposta per breve camino (I+). Proseguire per i lastroni fino all’inizio della seconda lastronata con pendenza maggiore (fino a 35-40°) e ricoperta di ghiaino, passando dietro ad un enorme blocco di roccia staccato. Si risale sul filo di cresta a sinistra, fino a raggiungere il Biv. Cosi (3111m). Quando si passa vicino al grande masso che ripara il bivacco bisogna costeggiare il lato destro del masso e tralasciare dei vecchi bolli che fanno entrare in una fenditura. Dal bivacco proseguire a destra dentro una sorta di trincea poi per placca e ghiaie alla cresta sul versante ovest. Restare a destra della cresta fino ad una placca bianca con cavo di acciaio e guadagnare così la cresta, poi a destra e a sinistra con passaggi di I e traversando per breve tratto un po’ esposto sottocresta sul versante est si raggiungono i massi som- mitali della cima (3264m). La discesa sul percorso di andata ponendo sempre la massima attenzione.
Breve sosta al rifugio e quindi ritorno alle auto.
N.B. Le iscrizioni si chiudono giovedì 1 settembre con il versamento della caparra di € 10.
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