Castelloni di San Marco

In collaborazione con la Polisportiva Aurora di Camisano Vicentino
Data 11 giugno Equipaggiamento Normale equipaggiamento da escursionismo
Zona Altopiano dei Sette Comuni Direttori gita Roberto Pinton – Antonio Stefani
Dislivello 600 m Orario partenza Partenza alle ore 7.00 dal piazzale Pieve di S. Maria di Camisano per Marostica, Conco, Gallio, Valle di Campomulo.
Difficoltà E Mezzo di trasporto Mezzi propri

Introduzione

I Castelloni di San Marco sono una serie di rilievi situati ad oriente dell’Ortigara che cadono a picco, verso nord, sulla Valsugana. Si tratta di alture isolate, poco conosciute eppure enor- memente affascinanti. Essi rappresentano, infatti, un’architettura naturale di grande bellezza ed interesse originatasi in virtù del concomitante divenire di due fattori: l’azione del gelo la dissoluzione carsica. Conseguenza di tutto ciò è la presenza di un vero e proprio dedalo di crepacci, guglie, scannellature rocciose, vasche di erosione cui si accompagnano alcuni manufatti risalenti alla Grande Guerra che accrescono d’interesse l’escursione. La gita è facile e non comporta pericoli di alcun genere purché ci si tenga adeguatamente discosti dall’orlo dei precipizi settentrionali dei Castelloni. Proseguiremo poi costeggiando il ciglio strapiombante della Valsugana verso Porta Incudine, incontrando numerosi segni e resti di postazioni militari.

Sintesi dell’escursione

Il punto di partenza dell’itinerario è posto nella deviazione della strada Tiffgruba (1525m) che porta al Sacello di Malga Fossetta (piccola chiesetta restaurata dagli alpini e legata ad episodi della Ia Guerra Mondiale). Si prosegue arrivando all’omonima Malga da dove, a destra, si im- bocca il sentiero n. 845 che porta, attraverso un pascolo prima e il bosco poi, all’imbocco del labirinto dei Castelloni di San Marco. è un immenso castello naturale che domina il solco della Valsugana, profonda 1500 metri, tutto merli, torri, atri, gole, buchi scavati dall’acqua in milio- ni di anni sul tenero calcare. Fa parte del grandioso apparato carsico dell’abisso della Fossetta (decine di chilometri di grotte) che scarica le sue acque nella grotta Bigonda in Valsugana e ancora in fase di esplorazione da parte degli speleologi. è consigliabile percorrere inte- gralmente il sentiero ben segnalato, detto del “labirinto”, che con un percorso tortuosissimo porta a vedere, nella giusta sequenza, la strabiliante magia di questo incredibile luogo. è una specie di “montagna russa” tra crepe, spaccature, angusti passaggi, grotte, sassi incastrati, grandi sale e massi lavorati dall’acqua. Percorsi i meandri più o meno spaziosi si guadagna la parte sommitale del monte (1830 m).
Si scende ora per un breve tratto fino ad una selletta dove ci si immette sul sentiero n. 842 aperto, da qualche anno, dalla Sezione C.A.I. di Asiago. Costeggiando il ciglio strapiombante nella Valsugana, superanta la Busa dei Quaranta, si perviene presso il Fontanello Isidoro e proseguendo arriveremo a Porta Incudine (1860m), spaccatura che si apre sulla Val di Mezzogiorno. Da qui su strada forestale e sentiero scenderemo verso lo Scoglio del cane e successivamente Malga Fossetta e le nostre auto.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)