Data | 13 marzo | Equipaggiamento | Normale equipaggiamento invernale, racchette da neve, ramponi o ramponcini, ghette, bastoncini.o |
Zona | Monte Roen | Direttori gita | Flavio Baldi – Mirko Forte – Gianmario Cignacco |
Dislivello | 1270 m (molti saliscendi) | Orario partenza | Partenza alle ore 6.00 dal piazzale Pieve di S.M. di Camisano per Bassano, Trento, SS.43 per Dermulo, Sanzeno, Cavareno, Amblar, Passo della Mendola. |
Difficoltà | EAI | Mezzo di trasporto | Mezzi propri |
Introduzione
Il Monte Roen (2116m) è una vetta delle Alpi della Val di Non, nelle Alpi Retiche meridionali. La cima quasi pianeggiante si affaccia a picco sulla Val d’Adige con un grandioso “salto” di 2000 metri. È la cima più elevata della Catena della Mendola, che con andamento nord-sud divide la Val d’Adige di lingua tedesca dalla Val di Non di lingua italiana. Non molto frequen- tata dai turisti, è una montagna essenzialmente riservata ai paesani che conoscono bene il territorio, percorso da una moltitudine di sentieri per raggiungere le malghe e le baite tipiche della zona sparse un po’ ovunque. Questo percorso ad anello, facile ma abbastanza lungo, oltre alla facile ascesa del Monte Roen tocca ben 5 malghe.
Sintesi dell’escursione
Dal parcheggio degli impianti di risalita al Passo della Mendola (1400m circa) si prende il sentiero 521-500 in direzione Rif. Genzianella / Rif. Mezzavia. Con un facile traversone nel bosco, tra bellissime e silenziose radure, punteggiate qua e là da solitarie casette in legno si raggiunge il Rifugio Genzianella, dove si svolta a destra e, proseguendo per altri 2 km, dopo aver incrociato la pista da sci, raggiungiamo il Rifugio Mezzavia. Si procede ancora per la fore- stale nel bosco fitto per circa 1 km, fino a sbucare nella fantastica radura pianeggiante di Malga Romeno (1773m) con la sua caratteristica chiesetta. Da qui inizia la rampa finale che in circa 2 km, con un sentiero in costa che sale attraverso un bosco sempre più rado, ci porta fino alla vetta (2116m). Emozionanti gli ultimi metri quando, raggiunta l’ampia e pianeggiante cima, ci si affaccia nel vuoto di 2000 metri sopra la Val D’Adige. Entusiasmante il panorama a 360 gradi, che spazia dal Brenta alle Dolomiti. Dalla vetta si cala, su percorso libero in direzione SO, per comodi e ondulati pendii punteggiati di mughi, scendendo fino alla Malga Smarano e Sfruz (1905m). Di qui si imbocca la strada forestale verso nord e la si segue fino in località Fraine, dove i cartelli indicano il sent. 528 che si stacca dalla forestale inoltrandosi nel bosco. Si cala leggermente di quota e poi con un’ampia curva si punta verso nord fino a raggiungere la bella radura con Malga Sanzeno (1613m). A nord della malga si prende ora la strada forestale, sent. 537 che, in leggera salita, ritorna verso est fino alla Malga di Don (1650m), ristrutturata di recente, con ampio locale-cucina sempre aperto. Si continua per la forestale che sale legger- mente fino ad un bivio con un’altra strada forestale: si deve salire ancora un po’ fino a Malga Amblar (1729m). Resta ora l’ultimo lungo traversone verso est, sempre su strada forestale, che riporta a Malga Romeno chiudendo così il percorso ad anello. Di qui si riprende la forestale dell’andata scendendo fino al parcheggio di Passo della Mendola.