La via ferrata degli Alpini e la ferrata Cesco Tomaselli

Data 19 – 20 luglio Equipaggiamento Max. 12 partecipanti. Per tutti è necessario buon allenamento, imbraco, set da ferrata omologato, casco, sacco lenzuolo.
Zona Dolomiti Ampezzane Direttori gita Flavio Baldi – Graziano Sinigaglia
Dislivello Orario partenza Ore 5.30 dalla sede di S. Maria di Camisano per Belluno, Cortina, Passo Falzarego.
Difficoltà EEA Mezzo di trasporto Mezzi propri

Introduzione

Queste montagne non hanno bisogno di presentazione. Molte volte sono state meta di escursioni, trekking e, per i più audaci, di ardite arrampicate. Gli itinerari che proponiamo in quest’occasione ci offrono la possibilità di conoscere la via ferrata degli Alpini al Col dei Bos, una ferrata di nuova concezione e di recente realizzazione e di ripercorrere la più nota ferrata Cesco Tomaselli alla cima Fanis sud. In questa zona delle Dolomiti fu scritta una triste pagina della storia del nostro meraviglioso Paese, la pagina della Grande Guerra. In tutta l’area si possono osservare i resti dei manufatti costruiti dai militari durante la Prima Guerra Mondiale, testimonianze storiche che ci possono far riflettere su quanto dura sia stata la vita di quegli uomini, costretti a vivere, combattere e morire tra mille stenti.

Programma

    • Sabato 19 luglio
      Dislivello: 750 m in salita – 52 m in discesa – Difficoltà: EEA –  Tempo di percorrenza: 4/5 ore
      Poco prima del passo Falzarego si parcheggia l’auto presso il bar da Strobel (2055 m) posto di fronte al rifugio Col Gallina. In fondo al parcheggio si imbocca un sentiero che, in circa 30 minuti, porta alla parete sud-ovest del Col dei Bos. In corrispondenza di un muretto di pietra (bollino rosso) parte il sentierino che porta all’attacco della ferrata (2150 m). La via ferrata percorre la parete meridionale della Piramide del Col dei Bos ed è costituita esclusivamente da corde, con l’aggiunta di pochissime staffe poste nei punti più critici. Visti da sotto, i primi metri della ferrata incutono un certo timore. In realtà, pur essendo l’inizio il tratto più impegnativo di tutta la via, la difficoltà, comunque sostenuta, è minore di quello che può sembrare. La parte centrale della via è costituita da pezzi di sentiero ottimamente attrezzati con cavo intervallati da punti un po’ più tecnici. Si raggiunge infine l’ultima parete, alta circa una trentina di metri, per sbucare poi su un prato (2500 m). Da qui per tracce di sentiero si raggiunge la vetta (2559 m). Si scende ora per sentiero e si raggiungono la forcella Travenanzes (2507 m) e il rifugio Lagazuoi (2752 m) dove pernotteremo.
    • Domenica 20 luglio
      Dislivello: 475 m in salita – 1105 m in discesa – Difficoltà: EEA Tempo di percorrenza: 7/8 ore
      Dal Rif. Lagazuoi (2752 m) in breve si scende alla Forcella del Lagazuoi (2573 m) e, sempre per la pista dell’Armentarola, si continua a scendere fino a incrociare il sentiero 20 b. Per questo si traversa sotto la cresta nord ovest del Lagazuoi Grande e quindi si sale alla Forcella Granda (2655 m), da cui si raggiunge il vicino Bivacco Della Chiesa, posto nei pressi dell’attacco della ferrata.
      La famosa traversata verso sinistra, poco sopra l’attacco della Tomaselli, è da sempre reputata dagli appassionati delle ferrate come un valido test selettivo. Subito dopo il verticale attacco e una volta superato il liscio traverso orizzontale (attrezzato con doppia corda) posto sotto uno strapiombo, si prosegue per pareti verticali ed esposte fino alla zona mediana della parete. Ci si sposta quindi a sinistra, per tracce, fino ad un bivio da dove si continua a salire per le verticali paretine di destra (mentre a sx le corde fisse portano all’Alta Val di Fanes). Giunti ad un terrazzino, aiutati dalla corda fissa, si affrontano in successione una serie di pareti che conducono alla cresta da cui, superata un’ultima verticale placca solcata da una fessurina, per facili e gradinate rocce si giunge alla cima (2980 m). Si scende ora, con funi fisse, lungo il più facile anche se ancora ripido percorso attrezzato sul versante nord est, fino alla Selletta Fanis (2830 m). Quindi senza raggiungere la Forcella Grande si discende per ghiaioni per poi guadagnare la Forcella Gasser de Pot dalla quale, con il sentiero 20 b si raggiunge la Forcella Travenanzes. Per segnavia 401, si continua in discesa per il Passo Falzarego (2015 m) e quindi raggiungiamo le auto presso il Bar da Strobel.

Max. 12 partecipanti. Per tutti è necessario buon allenamento, imbraco, set da ferrata omologato, casco, sacco lenzuolo

N.B. Le iscrizioni si chiudono giovedì 3 luglio con il versamento dell’anticipo di € 30.

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Informazioni e attività del gruppo CAI di Camisano Vicentino (sezione di Vicenza)