24 agosto 2016 – A poche ore dal violento sisma che ha colpito il Centro Italia, il Club alpino italiano si mobilita per aiutare le aree interessate tra Lazio, Marche e Umbria. Tra le prime azioni concrete, oltre ad una tempestiva presa di contatto con i responsabili delle Regioni interessate, vi è stata l’apertura di un conto corrente per raccogliere fondi a favore delle vittime del terremoto.
Il Presidente generale del CAI Vincenzo Torti, esprimendo il sincero cordoglio di tutto il Sodalizio per le vittime e la piena solidarietà, che non dovrà essere solo formale, alle popolazioni e ai Soci del CAI colpiti dal terremoto, ha dichiarato: “ancora una volta, a così breve distanza dal tragico sisma che nell’aprile 2009 ha colpito l’Abruzzo, le nostre Regioni dell’Italia centrale sono teatro di un altro drammatico evento naturale. Pur nella convinzione che le popolazioni colpite sapranno reagire con le capacità e la determinazione che le contraddistinguono, il CAI tutto deve sentirsi impegnato in una solidarietà concreta e in una vicinanza, per quanto possibile, anche operativa. Il conto immediatamente aperto vuole essere una prima risposta a favore del territorio e delle vittime”.
Le coordinate bancarie per chiunque volesse contribuire a questo gesto di solidarietà sono:
Conto corrente “IL CAI PER IL SISMA DELL’ITALIA CENTRALE (LAZIO, MARCHE E UMBRIA)”
Banca Popolare di Sondrio – Agenzia Milano 21
IBAN IT06 D056 9601 6200 0001 0373 X15
Il Presidente del CAI Lazio Fabio Desideri, recatosi ad Amatrice (RI), uno dei comuni più colpiti dal sisma, in mattinata ha affermato: “l’ospedale è inagibile, tutti i posti letto sono stati trasferiti fuori. Gli accessi al paese sono bloccati, passano solo i mezzi di soccorso. Al momento le condizioni meteo sono buone e non ostacolano le operazioni, è già stato allestito qualche accampamento per accogliere le persone sfollate”.
Diversi Soci marchigiani del CAI, come ricorda il Presidente del CAI Marche Lorenzo Monelli, si sono già “resi disponibili a recarsi nelle aree teatro del terremoto per dare il proprio aiuto alle operazioni di soccorso”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il Presidente del CAI Umbria Paolo Vandone: “ci stiamo coordinando con gli altri Gruppi regionali territorialmente coinvolti per capire insieme cosa serve, dove serve e come poter dare il nostro aiuto nella maniera più efficace possibile”.
Comunicato Club alpino italiano